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poesie
 


Tu mi prendesti per mano

 

 

Tu mi prendesti per mano e mi traesti 
al Tuo fianco, mi facesti sedere su 
l'alto seggio al cospetto di tutti 
gli uomini; ond'io divenni timido, 
incapace di muovermi e di seguitar 
la mia via; esitante e scongiurante 
a ogni passo che non avessi a urtare 
in una loro spina insidiosa. 

Alfine son liberato! 
Il colpo č giunto, stride l'insulto, 
il mio posto č lā, giri nella polvere. 
Ormai dinanzi a me sono aperti i sentieri. 

Aperte ho l'ali al desiderio del cielo, 
Vado a raggiungere le stelle cadenti 
della mezzanotte, vado a precipitarmi 
nell'ombra profonda. 

Somiglio a nuvola estiva in balia dell'uragano, 
la quale, gettato via l'aureo diadema, 
appende la folgore come spada a una catena di lampi. 
Corro con folle gioia gių pel sentiero polveroso 
del reietto; m'avvicino alla Tua, 
finale accoglienza. 

Il bimbo trova la madre quando ne lascia il grembo. 
Quando io vengo separato da Te, 
sbandito dalla Tua casa, sono libero di contemplare 
il Tuo volto.

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