Non amare troppo una cosa bella: 
può voltarsi e ghermirti in tal modo
da renderti peggio che schiavo,
obbediente a ogni suo cenno.

Sii padrone; altrimenti divieni
troppo piccolo, umile, pari a colui,
spodestato da tempo, che fissa tra le lacrime,
nel sole, la casa perduta.

La carota selvatica nel vecchio campo qui presso,
il campanile sommerso di musica laggiù,
possiedi, come parte di ciò che t'appartiene;
afferma il tuo diritto d'erede.

Tua baronia è il cielo e la terra:
dallo schiudersi dell'alba al calare della notte
aggioga al tuo bisogno i levrieri d'Orione
o il minuscolo bruco d'una rosa.